Quando si va incontro alla perdita di una persona cara, il trasporto della salma è una delle operazioni che si dovrà affrontare prima del seppellimento o cremazione.
Tra le operazioni più delicate, si
presenta immediatamente la necessità del recupero: la composizione e il
trasferimento della salma.
Vediamo ora tutto quello che deve sapere in merito a questa operazione e gli
obblighi legislativi che devono essere rispettati in termini di modalità e
tempistiche.
L’autorizzazione al trasporto della salma
Il trasporto della salma, che deve essere richiesto da parte dei famigliari, così come dall’addetto dell’agenzia funebre che si occuperà di svolgere tale mansione, necessita dell’autorizzazione da parte di due figure, che agiscono in circostanze differenti in base al tipo di decesso.
Il trasporto autorizzato dal medico o dalle forze dell’ordine
Prima del trasporto funebre, bisogna disporre di tutta la documentazione necessaria che può essere diversa in base alle normative vigenti nei singoli paesi. Ne sono un esempio le bare, che possono essere sigillate in base alla richiesta delle autorità del luogo, o il trasporto a cassa aperta, secondo le esigenze.
La legge prevede che sia il medico
accertante a dare l’autorizzazione al trasporto della salma dopo che il decesso
viene appunto confermato.
Questa figura interviene solo ed esclusivamente qualora il trapasso sia
avvenuto per cause naturali oppure dopo un malessere letale o altri motivi,
quali incidente sul lavoro. Qualora vi sia il sospetto che il decesso sia
conseguenza di atti impropri, di competenza di polizia o carabinieri, al medico
accertante spetta il solo compito di confermare il trapasso del defunto. Ad
autorizzare il trasporto sarà invece l’Autorità Giudiziaria: in questo caso le
tempistiche relative al trasporto possono subire delle variazioni dato che
dovranno essere svolti gli accertamenti.
Tempistiche del trasporto della salma sul territorio nazionale
Il trasporto della salma, che in tutti i casi spetta alle figure competenti
che devono svolgere questa mansione, generalmente avviene entro le 24 ore dopo
il decesso.
Affinché questa operazione possa essere svolta correttamente, l’incaricato del
trasporto deve inviare telematicamente la richiesta di trasporto sia
all’ufficio del Comune dove è avvenuto il decesso, sia alla ASL che ha
competenza in quel territorio.
Entrambi gli enti avranno il compito di analizzare la documentazione, ovvero le
richieste, per poi procedere alla concessione dell’autorizzazione per il
trasporto della salma.
La preparazione della salma e del feretro
La legge prevede anche, che vi sia una decorosa preparazione della salma e
del feretro, il quale deve rispecchiare le diverse richieste espresse.
Il feretro, per il corretto rispetto delle norme vigenti in termini sanitari,
deve essere necessariamente chiuso affinché sia possibile evitare eventuali
danni alla salute sia degli addetti che si occuperanno di svolgere il trasporto
della salma, sia a chi deve necessariamente vegliare prima della funzione
religiosa. Sul feretro dovrà essere presente una targhetta nella quale dovranno
essere riportati il numero dell’autorizzazione al procedimento dello
spostamento della salma nonché il numero identificativo della pratica.
La consegna del feretro dopo il trasporto
Il trasporto della salma, sia che questa venga portata direttamente presso
la struttura cimiteriale oppure altre strutture, si conclude nel momento in cui
questa viene consegnata agli addetti.
Durante il trasporto sarà ovviamente necessario che la macchina sia
completamente igienizzata e strutturata in modo tale da prevenire ogni genere
di complicazione durante lo spostamento del feretro.
Sarà premura dell’impresa funebre occuparsi della gestione delle
pratiche burocratiche, sanitarie e cimiteriali per il trasferimento e
il recupero della salma dall’obitorio, il domicilio del defunto, le strutture
ospedaliere e sanitarie, a seconda del luogo decesso. Il parco macchine comprende deve comprendere soluzioni per
ogni necessità, auto dotate di tutte le certificazioni e
allestimenti ad hoc.