Scelta del feretro: perché è così importante?
Un ultimo atto di fiducia verso chi avrà la responsabilità d’occuparsi della propria salma: ecco un buon motivo che può spingere a prestare la dovuta attenzione alla scelta del feretro di una persona cara venuta a mancare. Nel rendere onore al defunto durante l’estremo saluto non basta che limitarsi a considerare i costi, ma è necessario che si rispettino le sue volontà e, in caso di mancate disposizioni in vita, si offra una degna sepoltura che ne rispecchi l’indole ed i gusti, in armonia con gli obblighi di legge. Al giorno d’oggi è possibile ottenere un livello di personalizzazione molto alto, con margini di spesa piuttosto ampi che dipendono dalle specifiche richieste e spaziano dalle sei centinaia di euro per le casse da morto in abete senza verniciatura, per arrivare a quattro o cinque migliaia di euro nella scelta di un feretro più raffinato, con possibilità, in molti casi, di pagare ratealmente.
Forma, materiale e normative di sicurezza nella scelta del feretro.
Va fatta una preliminare distinzione tra cassa da morto e bara: la prima ha forma rettangolare ed è generalmente costruita in legno grezzo, materiale che è possibile scegliere in vista della cremazione con urna cineraria coordinata, mentre la seconda, detta anche “cofano”, di solito è ottagonale (ma può richiederne una dagli angoli smussati, secondo i design più innovativi) e tende ad essere più larga verso la parte superiore, in corrispondenza delle spalle che richiedono più spazio rispetto al resto del corpo. Per un feretro tradizionale, la scelta ricade sul legno, che garantisce una buona conservazione della salma: nella decisione si può prendere in considerazione un esemplare in pino o in abete non verniciato per una cerimonia funebre essenziale e perfetto per inumazioni (sepolture sotto terra) e, come già anticipato, per le cremazioni, ma anche materie prime pregiate come ciliegio, rovere e mogano, ideali in caso di tumulazione (ubicazione all’interno di un loculo).
Il feretro dovrà prevedere, secondo le disposizioni di legge, un alloggio metallico trattato mediante zincatura: la consuetudine è quella di collocarlo all’interno del cofano di legno, ma si può scegliere di farlo disporre al suo esterno. Ad ogni modo, esso avrà una robustezza commisurata al tempo occorrente per il trasporto, dovrà essere sigillato perfettamente tramite saldatura a caldo o a freddo e bisognerà inserire un congegno di depurazione, che favorisca la fuoriuscita di masse gassose in modo da mantenere integra la struttura del feretro e, al contempo, contrasti la fuoriuscita di fluidi organici e di cattivi odori, tipici della decomposizione. Tale valvola verrà applicata soltanto qualora il cofano venisse costruito con vani in zinco e in legno ed a condizione che il decesso non sia avvenuto a causa d’infezioni trasmissibili per via aerea, per evitare pericolosi contagi.
Il defunto era sensibile alle tematiche ambientali? E’ possibile scegliere per lui un feretro biodegradabile: in carta riciclata, in bambù, in lana o in vimini, è economico e compatibile con la cremazione, reso idoneo ad accogliere la salma mediante sovrapposizione di più strati del materiale scelto. Optare per questa soluzione nel caso in cui si volesse superare agevolmente i limiti dello smaltimento della cassa lignea, poiché si tratta di un metodo che garantisce una completa biodegradabilità entro due anni.
Scelta del feretro: lavorazioni sulla superficie ed imbottitura.
Questo è il fattore che influenza maggiormente il prezzo finale. Indipendentemente dal fatto che la superficie abbia un aspetto semplice o sia impreziosita da intagli e decorazioni in quantità variabili, verrà garantito di partire sempre da una base di alta qualità e da un feretro su misura: per qualunque defunto appartenente alla confessione cattolica, un crocifisso sul coperchio sarà bene in evidenza e, chiunque lo desideri, potrà arricchire il cofano con raffigurazioni tipicamente cristiane ispirate ai Santi ai quali il caro estinto era più devoto.
Dei dettagli a cui prestare particolare attenzione sono le maniglie, che potrà scegliere con laccature in color oro, dalla linea semplice o secondo vari gradi di cesellatura. Quanto al rivestimento, anche qui Lei ha l’imbarazzo della scelta: in accordo con lo stile del feretro, si potrà decidere tra quello “a sacco” oppure cartonato. Il primo tipo d’imbottitura è in raso o in seta, copre il vano interno ed i bordi e prevede l’alloggiamento di due cuscini, uno per la testa ed un altro per i piedi della salma.
Per soddisfare tutte le Sue esigenze, avrà a disposizione un’ampia varietà di colori, tra tonalità ricercate e lucide come l’oro, il grigio perla, il bianco, il rosa confetto, il celeste ed il porpora, decisamente più intenso, in tinta unita o in fantasia, meglio ancora se in linea con lo stile del feretro. Sarà possibile aggiungere un copri-volto, anche nella versione ricamata con crocifisso in evidenza. Il rivestimento “a cartone”, invece, viene reso elegante con un’arricciatura delle balze, in tessuto liscio oppure trapuntato secondo la lavorazione jacquard. Tutto ciò per assicurarle la massima cura nel più piccolo dettaglio.